Cosa posso fare per te

Sono un’educatrice socio-pedagogica e Dott.ssa in psicologia clinica e della riabilitazione. La mia esperienza come operatrice esperta di Comunicazione Aumentativa Alternativa può esserti utile se hai bisogno di supporto per la conoscenza e/o la costruzione di strumenti al fine di sperimentare un modo efficace per comunicare e relazionarsi con gli altri. Qui troverai percorso dedicati ad enti, scuole, professionisti, genitori e persone con Bisogni Comunicativi Complessi. Ogni percorso è personalizzabile sulla base delle specifiche esigenze. Se vuoi saperne di più, trovi tutte le info alla pagina “Servizi” e puoi contattarmi per un colloquio conoscitivo gratuito della durata di 20 minuti.
Cos’è la Comunicazione Aumentativa Alternativa?

La Comunicazione Aumentativa Alternativa riguarda il potenziamento di tutte quelle modalità di comunicazione naturali (gesti, vocalizzi, espressioni del viso etc.) e l’utilizzo delle tecniche (es: simboli, ausili per la comunicazione etc.) che consento di supportare la persona nella comprensione di ciò che gli altri dicono e/o di potersi esprimersi efficacemente.
Chi può dunque beneficiare di un intervento di CAA? Tutte quelle persone con Bisogni Comunicativi Complessi come: disabilità acquisite (SLA, afasia etc.) o congenite (Sindrome di Down, Paralisi Cerebrali Infantili, etc.) ma anche per persone neuroatipiche (autismo, disprassia etc.). Può essere d’aiuto anche in situazioni particolari come in terapia intensiva, per chi sta facendo cure palliative, per persone straniere etc.
Non esistono prerequisiti per un intervento di CAA e ricorda che la CAA non è solo per chi non parla!
Se hai dubbi, domande o necessiti di approfondire la conoscenza di determinati strumenti, contattami!
Non solo CAA…Educazione al dolore cronico

In questi anni, ho sperimentato su di me che cosa significa vivere e convivere con il dolore cronico. Questa esperienza mi ha cambiata profondamente poiché il dolore modifica la nostra vita, talvolta la stravolge. Ho scelto proprio questo argomento per la tesi magistrale in psicologia clinica (puoi consultarla qui) e ho iniziato a studiare i fenomeni che comportano discriminazione e difficoltà di accesso alle cure per molte persone (donne, persone LGBTQIA+, persone con disabilità etc).
Le difficoltà nella relazione medico-paziente, la svalutazione del dolore da parte dei professionisti della cura, l’isolamento, la perdita della capacità lavorative e tanti altri fattori sistemici possono portare le persone con dolore cronico a provare inadeguatezza, frustrazione e senso di colpa per la propria condizione.
Per questo ho deciso di offrire un servizio ad hoc per chi soffre di dolore cronico. Uno spazio sicuro dove non sentirsi giudicat* rispetto alla propria condizione e alla propria persona. Un approccio intersezionale al dolore cronico che tiene conto dei fattori di discriminazione che la società riversa sulle categorie più oppresse rispetto all’orientamento sessuale, all’identità di genere, al peso, allo status socio economico, al paese di provenienza etc.
Per saperne di più, trovi tutte le info alla pagina Servizi